LA SITUAZIONE IN ITALIA

L’Italia è un territorio a rischio sismico.
Il 44% della superficie è in aree pericolose e il livello di antropizzazione è in continuo aumento, spesso senza considerazione per la natura del territorio.
Ad oggi i terremoti non sono prevedibili. Si possono fare solo stime di probabilistiche sulla loro intensità e sulla loro periodicità.

Il rischio di danni e vittime è amplificato poi dalla condizione di elevata vulnerabilità del patrimonio edilizio, costruito per oltre il 60% prima dell'entrata in vigore delle prime norme antisismiche, nel 1974.

Circa il 60% del patrimonio edilizio italiano è stato realizzato prima del 1974

QUANDO FARLA

PATRIMONIO PUBBLICO

E’ OBBLIGATORIA ai sensi dell’ O.P.C.M. 3274/2003 per le opere strategiche con finalità di protezione civile e per quelle suscettibili di conseguenze rilevanti in caso di collasso come edifici destinati a sedi di amministrazioni, ospedali e strutture sanitarie, ASL, centrali operative 118, asili e scuole, strutture sportive ecc…

PATRIMONIO PRIVATO

E’ OBBLIGATORIA ai sensi delle NTC08 nei casi di edifici in cui si riscontri: riduzione della capacità portante, gravi errori di progetto o costruzione, cambio di destinazione d’uso, riduzione della resistenza o modifiche della rigidezza.

COME VIENE SVOLTA

Le operazioni di valutazione della vulnerabilità si distinguono in:

  • 1.raccolta di tutti i dati disponibili
  • 2.analisi documentale
  • 3.indagine diretta sull’edificio eseguendo rilievi, prove non distruttive e/o distruttive sugli elementi strutturali
  • 4.caratterizzazione proprietà meccaniche dei materiali
  • 5.definizione del Livello di Conoscenza della struttura
  • 6.analisi mediante modelli numerici creati sulla base dei dati di dettaglio acquisiti
  • 7.valutazione critica delle risultanze ottenute

Al termine dell’analisi viene steso un rapporto di sintesi dei risultati ottenuti, evidenziando le criticità dell’edificio utili alla definizione degli eventuali interventi di miglioramento o adeguamento sismico.

Il sisma bonus consente di ottenere dei benefici fiscali a fronte di opere di messa in sicurezza degli edifici, con una detrazione base del 50% che può arrivare al'85%.

Il sisma bonus è un incentivo fiscale, introdotto con la Legge di Bilancio 2017, legato agli interventi di adeguamento sismico sugli immobili. Con il sisma bonus è possibile detrarre dalle tasse fino a 96 mila euro suddivisi in 5 anni. Di seguito requisiti, aliquote e regole per ottenere questo beneficio.

A chi è destinato il sisma bonus e i requisiti necessari

Il sisma bonus è destinato a tutte quelle attività che interessano:
  • la prima casa;
  • le seconde case;
  • le parti comuni dei condomini;
  • gli immobili adibiti ad attività produttive.
Come per tutti i bonus che riguardano gli interventi sugli immobili, questi interventi devono essere certificati per poter usufruire dei benefici fiscali sulle migliorie.
La certificazione, però, non è l’unico requisito necessario per poter ottenere la detrazione. Condizioni necessarie affinché si possa accedere al sisma bonus 2017 sono che l’intervento avvenga tra il 1° gennaio 2017 ed il 31 dicembre 2021 e che gli immobili si trovino nelle zone 1, 2, 3 individuate nell’ordinanza del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003 (si tratta di aree del territorio italiano ad elevato rischio sismico, come ad esempio l’intera dorsale appenninica).

La detrazione base

La detrazione base relativa al sisma bonus è pari al 50% della spesa sostenuta. Quest’ultima inoltre non deve superare i 96 mila euro e l’importo detraibile può essere recuperato in 5 anni.
Ma facciamo un esempio: se tu dovessi spendere 50 mila euro potrai detrarre dalle tasse 5 mila euro l’anno per 5 anni, fino a raggiungere l’importo di 25 mila euro (50% della spesa).

Sisma bonus potenziato

Nel caso in cui i lavori arrivino a ridurre il rischio sismico di una o due classi (il rischio sismico degli edifici viene infatti suddiviso in più classi che vanno dalla A+, basso rischio, alla G, alto rischio) è possibile ottenere il cosiddetto sisma bonus potenziato, che consiste in una maggiorazione della detrazione che può raggiungere addirittura l’85% della spesa sostenuta. Nel dettaglio le detrazioni sono del:
  • 70%, in caso di passaggio a una classe di rischio inferiore per singoli immobili;
  • 80%, in caso di passaggio a due classi di rischio inferiori per singoli immobili;
  • 75%, in caso di passaggio a una classe di rischio inferiore per le parti comuni dei condomini;
  • 85%, in caso di passaggio a due classi di rischio inferiori per le parti comuni dei condomini.

E le spese Tecniche?

Puoi usufruire delle detrazioni fiscali sull’importo della parcella del tuo tecnico di fiducia recuperando il 65% anche senza eseguire gli interventi.
Anche qui facciamo un esempio: se tu dovessi spendere 10 mila euro potrai detrarre dalle tasse 1.300 euro l’anno per 5 anni, fino a raggiungere l’importo di 6.500 mila euro (65% della spesa) ovvero con una spesa reale di 3.500 per conoscere con esattezza quanto è vulnerabile sismicamente la tua proprietà!

Stazione sismica

 C-SPIN centralina
I terremoti sono gli eventi naturali di gran lunga più potenti sulla terra. I sismi possono rilasciare in pochi secondi un'energia superiore a migliaia di bombe atomiche. A tal riguardo basti pensare che un terremoto riesce a spostare in pochi secondi volumi di roccia di centinaia di chilometri cubi.

Una stazione sismica o stazione sismografica permette di misurare lo spostamento, la velocità o l'accelerazione del suolo. Una stazione sismica è costituita da una serie di elementi che consentono la rappresentazione grafica dell'andamento delle vibrazioni nel tempo sotto forma di un sismogramma. Analizzando il sismogramma si può conoscere l'entità, la natura e la distanza del sisma dal punto dove è avvenuta la registrazione del sismogramma stesso. Normalmente una stazione sismografica è composta da più sensori disposti ortogonalmente in maniera da registrare i movimenti sui tre assi (verticale, nord-sud e est-ovest).

Gli effetti dei terremoti sono usualmente classificati secondo la scala Mercalli è una scala che misura l'intensità di un terremoto mediante gli effetti distruttivi che esso produce su persone, cose e manufatti.
Alternativa a questa classificazione esiste anche la scala Richter la cui grandezza (magnitudo Richter) tende a quantificare l'energia sprigionata dal fenomeno sismico su base puramente strumentale. La magnitudo Richter è stata definita per non dipendere dalle tecniche costruttive in uso nella regione colpita.

La stazione sismica digitale presente presso la sede C-SPIN di Grassobbio (LAT 45°,38’,54” N – LON 9°,42’,36” E) è in grado di digitalizzare il segnale sismico e fornire un flusso continuo di dati. Presenta un numero di canali di misura pari a 3 con Convertitore A/D: 24 bit (SD); il Range dinamico è >120dB @ 100SPS, mentre la risoluzione è circa pari a 2 nanometri/secondo fra 0.1 e 10Hz (2 x 10-9 m/s).


Rilevamento ogni 10 minuti

C-SPIN Rilevamento sismico asse verticale
Asse VER
C-SPIN Rilevamento sismico asse NS
Asse N-S
C-SPIN Rilevamento sismico asse EW
Asse E-W

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